Francesca di Equazioni mi ha invitata a partecipare a questo contest sul portare i bambini in vacanza, accetto volentieri anche se ormai noi non portiamo più da qualche mese!!!
Mi sono avvicinata alla pratica del portare proprio grazie ai blog, quindi un ringraziamento è dovuto, quando mi sono trovata nelle condizioni di dover fare un tragitto in autobus tutti i giorni con due bambini di 4 e 1 anno...
Con la prima figlia avevo provato solo uno di quei zainoni rigidi da portare in spalla che mi avevano prestato, è stata una tragedia: la bimba aveva 8 mesi e dovevo andare all'università da sola in treno, il passeggino era troppo ingombrante e pesante per poterlo caricare e non sapevo se avrei trovato qualcuno disposto ad aiutarmi, meglio non rischiare!
Lo zaino era un modello vecchiotto, pesava un botto già di suo, era stato un casino infilarci dentro la bimba ed infilarmelo a mia volta; una volta addosso lei era dietro, continuava a muoversi ma non vedevo che cosa facesse, ad un certo punto ho sentito come un rantolio, ho sfilato una spalla ed ho trovato mia figlia che si era arpionata col mento ai tubicini di sostegno per sbirciare fuori, ma così facendo non riusciva a respirare! ho fatto tutto il viaggio di ritorno con uno zaino progettato per essere portato da dietro sul davanti! sono arrivata a casa distrutta (sia fisicamente che mentalmente...) giurando che non avrei mai più voluto saperne di quei cosi.
Quando è nato Leo mi hanno regalato un marsupio portabebè di quelli morbidi, l'ho usato fin da subito perchè con 2 figli era molto più pratico per spostarsi!
Temevo sempre per l'incolumità di mio figlio, perchè essendo nato in inverno dovevo portarlo in giro imbottito nel piumino e poi insaccato nel marsupio, si vedeva a malapena il nasino ed avevo il terrore di soffocarlo!
Poi temevo di perderlo in ogno momento, quei ganci non mi davano molta sicurezza!
Meglio andava invece quando lo usavo a casa, col nano vestito normale...
Dopo qualche mese però abbiamo dovuto abbandonare anche il marsupio perchè Leo aveva raggiunto i 9 kg, peso massimo di carico, e non me la sentivo di sforare oltre.
Quando Leo ha iniziato a frequentare il nido si è presentato il problema dell'autobus, non mi andava di salire con il passeggino, ma Leo ancora non camminava e non mi andava di tenerlo semplicemente in braccio, dal momento che avevo anche sua sorella a cui badare ed avevo bisogno di avere le mani libere!
Pensavo di dovermi rassegnare a prendere quei zainoni che tanto detestavo ed ho iniziato a cercare nel web informazioni su quelli più leggeri e meno ingombranti, economici, capaci di sostenere il peso di un bimbo già grande e comodi anche per chi porta...è così che sono incappata nel blog di Claudia e sono venuta a conoscenza del mei tai!
Me lo sono fatta da sola in una sera con uno scampolo ed un vecchio lenzuolo, così giusto per provare!
Parallelamente scoprivo anche che portare un bambino non era soltanto una questione pratica di trasporto, c'era tutto un mondo che fino a quel momento avevo ignorato dietro a quel semplice gesto! Un mondo in cui mi ritrovavo!
Mio figlio si è sentito subito a suo agio nel suo mei tai rosa lenzuolo (sì, lo so, un giorno mi odierà...), io ero comodissima e mi piaceva proprio il senso di contatto che ci dava.
In quei giorni affrontavamo l'inserimento al nido: lo portavo la mattina "koalato" a me, gli facevo sentire me stessa, che c'ero, che ero lì per lui e con lui; quando lo lasciavo lui andava tranquillo ad esplorare il nuovo mondo che lo aspettava e dopo un po' sapeva che la mamma e il mei tai li aspettavano, lo legavo stretto a me in una grande coccola e gli facevo sentire che ero lì di nuovo per lui, che ero tornata, e che sarei tornata ogni giorno, col mei tai rosa!
L'inserimento è andato benissimo, che sia stato merito anche del mei tai o no non so...lascio a voi la parola!
Mi sono avvicinata alla pratica del portare proprio grazie ai blog, quindi un ringraziamento è dovuto, quando mi sono trovata nelle condizioni di dover fare un tragitto in autobus tutti i giorni con due bambini di 4 e 1 anno...
Con la prima figlia avevo provato solo uno di quei zainoni rigidi da portare in spalla che mi avevano prestato, è stata una tragedia: la bimba aveva 8 mesi e dovevo andare all'università da sola in treno, il passeggino era troppo ingombrante e pesante per poterlo caricare e non sapevo se avrei trovato qualcuno disposto ad aiutarmi, meglio non rischiare!
Lo zaino era un modello vecchiotto, pesava un botto già di suo, era stato un casino infilarci dentro la bimba ed infilarmelo a mia volta; una volta addosso lei era dietro, continuava a muoversi ma non vedevo che cosa facesse, ad un certo punto ho sentito come un rantolio, ho sfilato una spalla ed ho trovato mia figlia che si era arpionata col mento ai tubicini di sostegno per sbirciare fuori, ma così facendo non riusciva a respirare! ho fatto tutto il viaggio di ritorno con uno zaino progettato per essere portato da dietro sul davanti! sono arrivata a casa distrutta (sia fisicamente che mentalmente...) giurando che non avrei mai più voluto saperne di quei cosi.
Quando è nato Leo mi hanno regalato un marsupio portabebè di quelli morbidi, l'ho usato fin da subito perchè con 2 figli era molto più pratico per spostarsi!
Temevo sempre per l'incolumità di mio figlio, perchè essendo nato in inverno dovevo portarlo in giro imbottito nel piumino e poi insaccato nel marsupio, si vedeva a malapena il nasino ed avevo il terrore di soffocarlo!
Poi temevo di perderlo in ogno momento, quei ganci non mi davano molta sicurezza!
Meglio andava invece quando lo usavo a casa, col nano vestito normale...
Dopo qualche mese però abbiamo dovuto abbandonare anche il marsupio perchè Leo aveva raggiunto i 9 kg, peso massimo di carico, e non me la sentivo di sforare oltre.
Quando Leo ha iniziato a frequentare il nido si è presentato il problema dell'autobus, non mi andava di salire con il passeggino, ma Leo ancora non camminava e non mi andava di tenerlo semplicemente in braccio, dal momento che avevo anche sua sorella a cui badare ed avevo bisogno di avere le mani libere!
Pensavo di dovermi rassegnare a prendere quei zainoni che tanto detestavo ed ho iniziato a cercare nel web informazioni su quelli più leggeri e meno ingombranti, economici, capaci di sostenere il peso di un bimbo già grande e comodi anche per chi porta...è così che sono incappata nel blog di Claudia e sono venuta a conoscenza del mei tai!
Me lo sono fatta da sola in una sera con uno scampolo ed un vecchio lenzuolo, così giusto per provare!
Parallelamente scoprivo anche che portare un bambino non era soltanto una questione pratica di trasporto, c'era tutto un mondo che fino a quel momento avevo ignorato dietro a quel semplice gesto! Un mondo in cui mi ritrovavo!
Mio figlio si è sentito subito a suo agio nel suo mei tai rosa lenzuolo (sì, lo so, un giorno mi odierà...), io ero comodissima e mi piaceva proprio il senso di contatto che ci dava.
In quei giorni affrontavamo l'inserimento al nido: lo portavo la mattina "koalato" a me, gli facevo sentire me stessa, che c'ero, che ero lì per lui e con lui; quando lo lasciavo lui andava tranquillo ad esplorare il nuovo mondo che lo aspettava e dopo un po' sapeva che la mamma e il mei tai li aspettavano, lo legavo stretto a me in una grande coccola e gli facevo sentire che ero lì di nuovo per lui, che ero tornata, e che sarei tornata ogni giorno, col mei tai rosa!
L'inserimento è andato benissimo, che sia stato merito anche del mei tai o no non so...lascio a voi la parola!
ciao,
RispondiEliminaanche io ci sono entrata un pò alla volta in questa cosa di portare i bambini.
Boy mi ha dato una bella mano perchè odiava il passeggino, per cui l'ho portato un sacco prima nel marsupio e poi sulle spalle "a cavalloni", diceva lui.
Con Girl marsupio quasi da subito, perchè era inverno e a me, li dentro, sembrava più protetta (l'ansia che soffocasse non mi è mai venuta), e poi fascia con anello, posizione sul fianco.
Con bebè subitissimo fascia e lei dormiva, dormiva, dormiva, ora prevalentemente mei tai ma vuole stare faccia al mondo che non è il massimo per la sua schiena....
Portare serve a piccoli, ne sono sicura, per restare in contatto con la mamma, e alle mamme per continuare ad essere in contatto con i piccoli...e poi credo che serva ad entrambi per capire, attraverso il corpo, che quello stesso portare ed essere portati (in posizione non passiva, preferibilmente), che poi è un tenere ed essere tenuti, durerà tutta la vita...o almeno dovrebbe, secondo me....
commento lunghissimo, sorry
io ho scoperto la fascia solo ora tramite voi... ma ho faccio il terzo figlio o ormai! con la schiena che mi ritrovo è impensabile usarla...
RispondiEliminaAnche a me dispiace averlo scoperto un po' tardi, però alla fine il Piccolo Principe ha l'età che aveva Leo quando ho iniziato...e 12 kg di peso...non avrei fatto un'escursione da 10 ore ma il peso lo regge bene, io ho continuato a portarlo fino a due anni, quando facevo proprio fatica e lui ormai camminava meglio di me ;)
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