giovedì 29 luglio 2010

UN PREMIO?

Ho vinto un premio! Questo premio:

Il mio primo premio - Premio Dardos

Il PREMIO DARDOS, riconoscimento che viene consegnato ai blogger che hanno dimostrato impegno nel trasmettere valori culturali, etici, letterari o personali.

Da nuova ed imbranata blogger non sapevo neanche come funzionasse e cosa dovessi fare, ho dovuto chiedere delucidazioni a Lizzina, la mia premiatrice, sono irrecuperabile...

"Il PREMIO DARDOS, riconoscimento che viene consegnato ai blogger che hanno dimostrato impegno nel trasmettere valori culturali, etici, letterari o personali..."

Cavolo! ma allora è anche una cosa importante! Miiiii, davvero importante!! Che ansia!

Bè, non posso che dire GRAZIE!!! a chi mi ha premiato...che onore! ^_^

E adesso cos'è che devo fare? ah, sì, premiare altri 15 blog che seguo...mi sa che mentre io sono qui che gongolo come una novellina tra una cosa e l'altra molti di questi avranno già chili e chili di premi...

Vabè, conferisco questo riconoscimento a chi in questi mesi mi ha fatto ridere, rivivere dinamiche familiari e consolato un po', chi mi ha dato spunti interessanti, mi ha fatto rilassare e perdere un po' di tempo chiusa in stanzetta per dimenticare di avere marito e figli da sfamare, chi mi ha fatto conoscere cose nuove, e chi mi ha fatto compagnia.


 
BUON PREMIO A TUTTI!

GELATO!!!!

Ecco, avevo in mente un bel post, riferito alle nostre attività dei giorni scorsi, qualcosa che si sposava perfettamente col caldo afoso che c'è stato...e adesso...DILUVIA...e ci saranno sì e no 20 gradi...
CHE TEMPISMO!!!
Quindi, anche se c'entra come ai cavoli a merenda, adesso vi tedio con la nostra avventura di creare il gelato!!!
Tempo fa leggendo questo post mi sono incuriosita, e da consumatrice assidua e fedele di gelato in tutte le stagioni ho deciso di mettere in nani all'opera e vedere che cosa ne veniva fuori...


Il risultato fa la sua porca figura! ovviamente è diverso dal gelato che si compra ma ne è un degno compare e si difende egregiamente!
I bambini si divertono un sacco a prepararlo, e così si perdono anche una mezzoretta...cosa non da poco!
A mangiarlo direi che si divertono di più mamma e papà (...e quanto si divertono!) perchè i nani non sono così assatanati come noi, ne assaggiano qualche cucchiaio e via...
Per la ricetta ufficiale vi rimando al post da cui l'abbiamo copiata di sana pianta -_-
Come consiglio posso aggiungere di riporlo, se possibile, nelle confezioni di polistirolo, quelle che usano in gelateria, che lo mantengono più cremoso, e di lasciarlo chiuso bene perchè altrimenti tende a ghiacciare! (io la prima volta continuavo ad aprirlo per vedere se era pronto, e vedendolo sempre morbido ho avuto la brillante idea di lasciarlo l'ultima ora col coperchio aperto per far prima, ecco, questo è meglio evitarlo...)
Come gusti ci siamo cimentati con: -  fragola (preparato aggiungendo un frullato di fragole + limone...slurp!)
- cioccolato (abbiamo aggiunto il cioccolato liquido che si usa per guarnire, secondo me prende troppo il sapore di questo e ci perde)
- cioccolato fondente a pezzetti e meringhette (la morte sua...in più terrete occupati un po' i nani a sbriciolare meringhe...)
- biscotto (con pan di stelle sbriciolati, slurp!)
Ovviamente la produzione non è ancora terminata e abbiamo ancora altre idee da provare...mi sorge solo un dubbio: spero di non avvelenarmi a forza di mangiare uova crude...

lunedì 26 luglio 2010

ESCURSIONE AL RIFUGIO LANCIA


 Dopo aver rinunciato ad effettuare una passeggiata in montagna di 11 km con nani a seguito, perchè ci sembrava troppo impegnativa per le giovani gambette di Leonardo, non ci siamo fatti sfuggire la splendida giornata di sole non afoso ed abbiamo optato un'escursione più corta: partendo da 1400 m s.l.m. con meta a 1825 m s.l.m., pochi km ma tosti, solo salita...
Siamo partiti entusiasti perchè per la prima volta ci siamo lanciati in un'escursione familiare, tutti e 4 presenti all'appello, camminatori attivi e con una meta precisa.
La salita ha la durata di un'ora e mezza e noi avevamo tutto il pomeriggio a disposizione...se il percorso si fosse rivelato troppo impegnativo ce lo saremo goduti per un po' e poi avremmo fatto dietro front.
Piano piano, passo dopo passo, anche le gambette più corte hanno conquistato terreno, fragoline di bosco, bastoni, foglie e terra.
I bambini si divertivano, le distanze si accorciavano e noi ci rendevamo conto che potevamo farcela!
In poco più di due ore siamo arrivati trionfanti alla meta, dove ad attenderci c'era, a sorpresa, anche un concerto in quota della banda!


...ed un nuovo piccolo amico da osservare...


...panorami all'altezza di dare una senso alla fatica fatta...


...e se qualcuno ha fatto un po' di capricci non era per la salitaccia, ma perchè non voleva indossare la maglia... ;)

martedì 20 luglio 2010

PORTARE I BAMBINI

Francesca di Equazioni mi ha invitata a partecipare a questo contest sul portare i bambini in vacanza, accetto volentieri anche se ormai noi non portiamo più da qualche mese!!!

Mi sono avvicinata alla pratica del portare proprio grazie ai blog, quindi un ringraziamento è dovuto, quando mi sono trovata nelle condizioni di dover fare un tragitto in autobus tutti i giorni con due bambini di 4 e 1 anno...
Con la prima figlia avevo provato solo uno di quei zainoni rigidi da portare in spalla che mi avevano prestato, è stata una tragedia: la bimba aveva 8 mesi e dovevo andare all'università da sola in treno, il passeggino era troppo ingombrante e pesante per poterlo caricare e non sapevo se avrei trovato qualcuno disposto ad aiutarmi, meglio non rischiare!
Lo zaino era un modello vecchiotto, pesava un botto già di suo, era stato un casino infilarci dentro la bimba ed infilarmelo a mia volta; una volta addosso lei era dietro, continuava a muoversi ma non vedevo che cosa facesse, ad un certo punto ho sentito come un rantolio, ho sfilato una spalla ed ho trovato mia figlia che si era arpionata col mento ai tubicini di sostegno per sbirciare fuori, ma così facendo non riusciva a respirare! ho fatto tutto il viaggio di ritorno con uno zaino progettato per essere portato da dietro sul davanti! sono arrivata a casa distrutta (sia fisicamente che mentalmente...) giurando che non avrei mai più voluto saperne di quei cosi.
Quando è nato Leo mi hanno regalato un marsupio portabebè di quelli morbidi, l'ho usato fin da subito perchè con 2 figli era molto più pratico per spostarsi!
Temevo sempre per l'incolumità di mio figlio, perchè essendo nato in inverno dovevo portarlo in giro imbottito nel piumino e poi insaccato nel marsupio, si vedeva a malapena il nasino ed avevo il terrore di soffocarlo!
Poi temevo di perderlo in ogno momento, quei ganci non mi davano molta sicurezza!
Meglio andava invece quando lo usavo a casa, col nano vestito normale...
Dopo qualche mese però abbiamo dovuto abbandonare anche il marsupio perchè Leo aveva raggiunto i 9 kg, peso massimo di carico, e non me la sentivo di sforare oltre.
Quando Leo ha iniziato a frequentare il nido si è presentato il problema dell'autobus, non mi andava di salire con il passeggino, ma Leo ancora non camminava e non mi andava di tenerlo semplicemente in braccio, dal momento che avevo anche sua sorella a cui badare ed avevo bisogno di avere le mani libere!
Pensavo di dovermi rassegnare a prendere quei zainoni che tanto detestavo ed ho iniziato a cercare nel web informazioni su quelli più leggeri e meno ingombranti, economici, capaci di sostenere il peso di un bimbo già grande e comodi anche per chi porta...è così che sono incappata nel blog di Claudia e sono venuta a conoscenza del mei tai!
Me lo sono fatta da sola in una sera con uno scampolo ed un vecchio lenzuolo, così giusto per provare!
Parallelamente scoprivo anche che portare un bambino non era soltanto una questione pratica di trasporto, c'era tutto un mondo che fino a quel momento avevo ignorato dietro a quel semplice gesto! Un mondo in cui mi ritrovavo!
Mio figlio si è sentito subito a suo agio nel suo mei tai rosa lenzuolo (sì, lo so, un giorno mi odierà...), io ero comodissima e mi piaceva proprio il senso di contatto che ci dava.
In quei giorni affrontavamo l'inserimento al nido: lo portavo la mattina "koalato" a me, gli facevo sentire me stessa, che c'ero, che ero lì per lui e con lui; quando lo lasciavo lui andava tranquillo ad esplorare il nuovo mondo che lo aspettava e dopo un po' sapeva che la mamma e il mei tai li aspettavano, lo legavo stretto a me in una grande coccola e gli facevo sentire che ero lì di nuovo per lui, che ero tornata, e che sarei tornata ogni giorno, col mei tai rosa!
L'inserimento è andato benissimo, che sia stato merito anche del mei tai o no non so...lascio a voi la parola!


lunedì 19 luglio 2010

MADRI&FIGLIE

ciao
ciao
ciao bambini, non venite a salutare la nonna???
ciao nonna!
ma che brava, che bel disegno che stai facendo!
sì, adesso mi serve un altro foglio però, mamma vado a prendere un foglio
ok
ma, dove li hai i fogli?? (faccia molto interrogativa...)
in camera, vicino al computer, sono quelli della stampante,ma tanto non va...
nonna segue nipote...nipote torna, nonna no...
ma non lo usi il lenzuolo con gli angoli sotto?
??? ma che domande...machecazztenefrega....cosa?
nonna torna - il lenzuolo con gli angoli, ho visto che non li hai tirati bene...
machissene...ah sì???
sììì!! vieni che ti faccio vedere!
ma anche no! ma no dai, fa lo stesso...
no perchè devi fare bene il fiocchetto senò....
mammaaa!!!
vabè...uh, ma questo cos'è? il grembiule che usi per andare al lavoro???
nooooo, ci vado a ballare col grembiule con su i gattini che fanno ciao! sì mamma....
bello!!! va che simpatico! ma perchè lo tieni sul divano?
ma perchè non ti fai mai i cazz tuoi??? lo devo mettere a lavare, è una location provvisoria, tranquilla!
bè, ma allora te lo porto in bagno
ma no, non ser...
lo sai che stai finendo il rotolo di carta igienica??
mi stavo struggendo dal pensiero proprio ora...ma sì, poi lo cambio!
ma ne hai ancora?
dietro al water ma lascia stare che fac...
te l'ho già messo io
ah, grazie...
ce l'hai il giornale di ieri che devo vedere una cosa?
guarda, là c'è il mucchio dei giornali da buttar nella carta, vedi se lo trovi...
ma questo è di oggi!!???
sì, e allora???
ma hai detto che è da buttare!
bè, tempo qualche ora...
uhm, questo è di sabato, venerdì, giovedì, bla bla bla, ecco! domenica! no, è di domenica scorsa! (sguardo interrogativo misto terrorizzato)
ma sì, mi sono dimenticata di portare giù la carta lunedì scorso...
dai, dammi la carta che te la porto giù io
ma no, lascia stare, stasera mi ricordo...
mmm, contenta te, ma come fai a vivere così???
AAAAAAAGGGGHHHHHHHHH!!!!!

Riassunto della visitina della mia cara mammina...da stampare, regalare ai miei figli e pregare di sbattermelo in faccia se mai mi permetterò in futuro di far loro una cosa del genere!!!!

E tornando al post precedente: anche se quel futuro dovesse essere tra 3 giorni!!!

Sto riflettendo sul fatto che per gli standard della figlia ideale che campeggiava nella mente di mia madre il mio risultato dev'essere un insulto anche in confronto alla peggior aspettativa!

Lei tutta precisina, io l'incarnazione del caos;
Lei romantica sognatrice, io realista con i piedi per terra;
Lei pianificatrice di tutto e amante dell'ordine fisico e mentale, io che più una cosa la faccio alla vigliacca più mi riesce meglio;
Lei che ama aver sempre tutto sotto controllo, io che vivo alla giornata e non ho mai niente sotto controllo;
Lei che per vacanza intende andare sempre nella stessa pensione a Rimini, io che tenda e bagaglio in uno zaino andrei ovunque;
Lei fumatrice incallita, io che non sopporto il fumo;
Lei chiacchierona e pettegola, io timida e riservata;
Lei che sognava per me un Principe Azzurro, io che ho sposato un Orso Bruno;

Non so perchè, ma mentre scrivo queste righe aleggia in me una strana sensazione...per la legge della sfiga vuoi vedere che ad aspettarmi ci sarà il peggior incubo??? cioè che mi ritroverò con una figlia fotocopia di mia madre!!! NO WAY!!!

domenica 18 luglio 2010

PENSIERI & INCONTRI...

I tuoi figli non sono figli tuoi.
Sono i figli e le figlie della vita stessa.

Tu li metti al mondo ma non li crei.

Sono vicini a te, ma non sono cosa tua.

Puoi dare loro tutto il tuo amore, non le tue idee.
Perché essi hanno le loro proprie idee.

Tu puoi dare dimora al loro corpo ma non alla loro anima.
Perché la loro anima abita
nella casa dell’avvenire
dove a te non è consentito entrare neppure in sogno.
Puoi cercare di somigliare a loro
ma non pretendere che somiglino a te.
Perché la vita non torna indietro
e non si ferma a ieri.
Tu sei l’arco che lancia i figli
verso il domani.

K.Gibran

Questa poesia mi è stata data in dono ieri al Raduno delle mamme a Comano Terme, parole che sono da molti anni sotto i miei occhi, dal momento che spiccano in un quadro nel salotto a casa della suocera...parole che ho sempre trovato sagge, leggendole a 20 anni quando il mio ruolo era quello di figlia, magari un po' ribelle, che aveva bisogno di spiccare il volo ed affermare sè stessa staccandosi in maniera definitiva dall'arco...
Parole che oggi che sono madre assumono il loro significato a tutto tondo e che ti rendono con gli interessi la "leggerezza" con cui le hai affrontate la prima volta.

Ieri ero a Comano per assistere alla presentazione di un libro molto famoso nella blogsfera "Quello che le mamme non dicono" di Wonder.
Ci tenevo ad esserci a quell'evento perchè nelle righe di quel libro ho trovato il 90% delle esperienze che ho affrontato io da quando, ormai più di 6 anni fa, sono incappata nella mia prima gravidanza.
Come sosteneva il Giovane Holden alla fine di un libro avvincente o interessante si sogna sempre di poter scambiare quattro chiacchiere con l'autore, quasi sempre è impossibile, quindi se ti capita a tiro un 'occasione così perchè lasciarsela scappare???

Da timida inguaribile quale sono avrei voluto essere invisibile ed assistere all'evento in sordina, ho anche pensato di farlo in realtà, far finta di essere un'ascoltatrice arrivata lì per caso ed andarmene quando tutto fosse finito, ma avevo il libro con me e in fondo in fondo ci tenevo a farmelo autografare.
Da pessima madre ho trascinato mia figlia lì con me a farmi da spalla, mentre mi presentavo a Chiara e non sapevo minimamente cosa dire...
Le parole poi sono arrivate da sole, tra curiosità ed aneddoti; sono stata davvero felice di essere riuscita a scambiare qualche parola dal vivo con lei, mi fossi defilata me ne sarei sicuramente pentita!
Mi ha chiesto come vanno le cose quando i figli crescono, se la situazione migliora un po'; il succo della mia risposta era che il mestiere di genitore è davvero difficile, e di sconvolgimenti nella vita dobbiamo affrontarne in ogni età della crescita dei nostri figli, non so se sono riuscita a farmi capire, quando parto per la tangente non mi si ferma più e forse scrivere mi riesce meglio.
Per me la sfida più grande in questo periodo è riuscire a convivere con le parole della poesia di cui sopra, accettare che i figli scelgano la loro strada, e che ciò non avviene a 12, 15, 20 anni come immaginavo, ma già a 2, 3, 5 anni...
Affrontare le delusioni che ci danno senza prendersela (...fosse facile...), capire che se io in Sardegna mi sento divinamente e loro hanno l'animo degli alpini sul Don, non è colpa mia che li ho portati lì e nemmeno colpa loro che mi vogliono "rovinare" la vacanza, siamo persone diverse che hanno bisogno di vivere esperienze diverse: io avevo bisogno di relax a contatto con mare, loro di socializzare con gli amichetti vicini di casetta...
E questo è solo un esempio...
Se vuoi sapere, cara Wonder, se ti mancherà l'aria ed avrai bisogno della TUA vita anche tra qualche anno la risposta è SI', assolutamente!
Ma non voglio spaventarti! Il nostro compito è quello di creare e mantenere un equilibrio tra noi e loro, tra le nostre e le loro esigenze, tra i nostri ed i loro limiti.
Non sarà facile, ma se ce l'abbiamo fatta fino ad adesso... ;)


venerdì 16 luglio 2010

LO STRANO BUFFO COSO...

Claudia: ...però mi piace quello strano buffo coso che va fuori e dentro dalla piscina!!
MammaBradipo: ...???...ma...quello strano buffo coso sarebbe per caso tuo fratello????
Claudia: ...ehm......SI'!
.......


a chi non piacerebbe uno strano buffo coso che infila gli stivali delle bambole ai dinosauri? :D

giovedì 15 luglio 2010

AMORE FRATERNO...

Leo (appena rimpossessatosi della bici che gli aveva fregato la sorella): Maaaammmmmaaaaa!! la mia sorellina frigna, mettila in castigo!!!

Leo: ueeeeeeeeee ueeeeeeee
Claudia: ahahahahahaha!
Mamma Bradipo: che succede?
Claudia: è caduto!

venerdì 9 luglio 2010

TORNATA...

Immagine liberamente tratta dal web
Spremuta come un'arancia, dopo una settimana intensissima con i nani che hanno sprigionato la massima potenza di capricci, appiccicati come una cozza alla mamma (papà in certi casi non rientra nel loro vocabolario...), dopo due giorni in spiaggia avevano lo stesso animo degli alpini sul Don e non facevano altro che chiedere di tornare "a casuccia" mentre io mi sarei trasferita lì in pianta stabile.
La grande svogliata e bradipissima, il piccolo terrorizzato di perdermi per sempre ad ogni mio tuffo in acqua...
Nonostante tutto questa vacanza CI VOLEVA!
Il profumo di ginepro, il mare azzurrissimo, la sabbia bianca, il sole e la brezza, i granchietti e i paguri...
Sono appena tornata e la Sardegna già mi manca...
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